Le Ulcere venose

Le ulcere venose degli arti inferiori, dette anche ulcere trofiche o da stasi, sono lesioni della cute dovute ad una compromessa circolazione sanguigna in seguito a varici essenziali non curate, a sindrome post-trombotica e ad insufficienza venosa cronica; quando infatti le valvole delle vene (profonde e/o superficiali e/o perforanti) non funzionano più in maniera corretta, permettendo al sangue di defluire all'indietro (reflusso) nella porzione venosa inferiore, si verifica questa condizione che comunque può essere curata con terapie costanti.

 

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ULCERE VENOSE: MEDICAZIONE E TERAPIA

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Le Ulcere Venose

L' Ulcera venosa (chiamata anche ulcera trofica o da stasi) è una lesione della pelle causata da una compromessa circolazione sanguigna. Solitamente si manifesta sulla caviglia in seguito a varici essenziali non curate, a sindrome post-trombotica e ad insufficienza venosa cronica. Nell'ulcera si manifesta un aumento della pressione venosa a livello degli arti inferiori che determina un edema e, a lungo andare, microtrombosi arteriose, venose e linfatiche. Affinché il loro trattamento vada a buon fine, determinando non solo la guarigione della lesione ma anche un riacquistato benessere globale del paziente, e’ necessario che l’infermiere condivida il metodo di valutazione delle ulcere, la scelta dei presidi per la medicazione e, non per ultimo, le strategie di coinvolgimento e educazione della persona e dei suoi famigliari nel difficile percorso di accettazione di queste lesioni cutanee che spesso hanno un andamento cronico.

Si iniziera’ con una valutazione degli elementi che determinano la lesione, e sono:Calore  e Colore ( ad esempio nella flebite si assiste ad una lenta insorgenza di rossore lungo le vene superficiali ) Mutamenti cutanei/annessi (ipercheratosi, cute lucida e tesa,  priva di peli, mutamenti trofici del letto dell’unghia,  fissurata, non elastica , corona flebectasica)  Eczema (umido, infetto),  Gangrena (umida, asciutta).

Nell' Ulcera venosa si determina un aumento della pressione venosa a livello degli arti inferiori che determina un edema e, alungo andare, microtrombosi arteriose, venose e linfatiche. Ciò determina aumento della permeabilità vasale, formazione di edema e riduzione dell' attività fibrinolitica.

Nell' ulcera venosa è presente anche un accumulo di manicotti di fibrina perivasale oltrechè di cellule leucocitarie, linfociti, macrofagi e produzione di radicali liberi. La lesione ulcerosa, mancando adeguata vascolarizzazione, non cicatrizza da sola e risulta molto dolorosa per il paziente che tende a muovere l' arto lesionato il meno possibile; ciò peggiora la situazione creando un circolo vizioso, in quanto la mancanza di movimento inibisce il meccanismo della pompa del sangue in direzione cuore, aggravando la complicanza vascolare.

L' Ulcera venosa si presenta come una lesione sulla superficie mediale o laterale della gamba, circondata da un' area di pelle atrofica e sclerotica, dalla forma sovente rotonda ed ovaleggiante e dai contorni più o meno frastagliati.

Nella ferita, che ha sempre una riparazione lenta, difficile oppure totalmente assente, si possono facilmente installare colonie batteriche che causano infezioni più o meno estese, con presenza di tessuto necrotico. Si apprezza sempre un arrossamento perilesionale, dolente, con segni di infiammazione locale. La dimensione dell' ulcera può variare con tendenza peggiorativa e fino ad estensioni molto ampie, che diventano estremamente serie se non trattate per tempo in centri d' eccellenza specializzati.

Ilpaziente, soprattutto se affetto da insufficienza venosa cronica o sindrome post trombotica, spesso dovrà curarsi per tutta la vita. L' Elastocompressione è a tutti gli effetti la più importante misura terapeutica che il paziente dovrà osservare per sempre.

Molte ulcere potrebbero essere evitate con un' adeguata prevenzione ed educazione dei pazienti; anche dopo la comparsa di ulcere, una diagnosi precoce ed un appropriato trattamento possono ridurre la durata dell' ulcera e le possibili recidive.

Edemi e dolore in conseguenza delle ulcere venose

Il trattamento cardine delle Ulcere venose consiste nella terapia compressiva ( pressione esterna atta a contrastare la pressione patologica intravenosa) e nella benda elastica.

Lo scopo del bendaggio è:

  • Esercitare una pressione dosata su tessuti e vasi 
  • Contrastare gli effetti negativi della ipertensione arteriosa persistente
  • Migliorare la pompa muscolare aumentando la velocità ed il flusso
  • Ridurre i reflussi patologici, le Ectasie capillari e l' Edema
  • Preferire l' utilizzo di sistemi di compressione a 3/4 strati, con un componente elastico 
  • In un paziente scarsamente deambulante o che rimane seduto gran parte della giornata; se la compressione è tollerata, preferire bendaggi elastici. 
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