Reumatologia per le infiammazioni di ossa e articolazioni
La Reumatologia è la branca della medicina che si occupa delle malattie reumatiche, patologie caratterizzate dall'infiammazione di articolazioni, muscoli, ossa e, a volte, altri organi interni (reni, polmoni, vasi sanguigni e cervello). Una volta diagnosticata, la malattia reumatica va trattata e soprattutto gestita in modo da assicurare al paziente la migliore qualità di vita possibile. Individuare una malattia reumatica per tempo consente di ridurre al minimo le sue complicazioni a lungo termine; lo specialista non solo prescriverà farmaci, trattamenti ed altre visite specialistiche, ma indicherà anche all’ interessato ed ai suoi familiari il modo migliore per convivere con disturbi di tipo cronico.
Campanello d' allarme per la presenza di disturbi reumatici sono sintomi inizialmente leggeri e banali quali dolori articolari e muscolari persistenti, dolore lombare, rigidità osteoarticolare e lombalgia, gonfiore, mani fredde, secchezza oculare, difficoltà a respirare, febbre e stanchezza sono sintomi che contraddistinguono i disturbi reumatici quando interessano anche gli organi interni. Tuttavia, sono ancora sottovalutate dalla maggioranza dei cittadini che a volte credono si tratti solo di dolori provocati dall’età o dal clima. Anche per questi motivi, troppe diagnosi vengono formulate quando ormai è troppo tardi.
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Le patologie reumatiche più diffuse
Le patologie reumatiche sono oltre 150 e colpiscono più di cinque milioni di persone in Italia. Solo l’artrite e l’artrosi interessano il 16% degli italiani e rappresentano le due malattie croniche più diffuse dopo l’ipertensione. Colpiscono sempre di più anche a causa dell’aumento dell’età media della popolazione. La patologie reumatiche più comuni sono, oltre ad artrosi e artriti, reumatismi extra-articolari, gotta, connettiviti, osteoporosi e spondiliti.
L’artrosi è una malattia degenerativa che interessa la cartilagine che riveste le ossa a livello delle articolazioni. Con il progressivo assottigliamento della cartilagine l’articolazione diviene meno mobile. Le articolazioni più colpite sono quelle della colonna vertebrale, le ginocchia e le anche. Questa condizione di “insufficienza articolare” costituisce una delle maggiori cause di invalidità nei Paesi industrializzati.
Le artriti includono l’artrite reumatoide e l’artrite psoriasica. Le artriti, dovute ad infiammazione di una o più articolazioni, sono caratterizzate da dolore, gonfiore, arrossamento e aumento della temperatura. Ci sono forme che interessano anche cute, muscoli, legamenti e tendini. Le cause delle artriti infiammatorie sono molteplici ed in parte sconosciute. Fumo, inquinamento e alcune infezioni croniche associate ad una particolare predisposizione genetica hanno comunque un ruolo determinante.
Reumatismi extra-artcolari o reumatismi dei “tessuti molli” raggruppano alcune malattie che coinvolgono soprattutto i tendini, i legamenti, le borse sinoviali ed i muscoli. Queste patologie sono particolarmente diffuse tra le donne.
La gotta è causata da un’eccessiva produzione o da una scarsa eliminazione (attraverso le urine) di acido urico. L’aumento di questa sostanza, nell’organismo, in un primo momento non provoca sintomi. Con il passare del tempo può causare nelle articolazioni infiammazione, gonfiore, rossore e dolore intenso soprattutto a livello dell’alluce.
Le connettiviti sono un gruppo di malattie contraddistinte da un’infiammazione cronica di numerosi e diversi tessuti dell’organismo. Per questa particolare caratteristica molte connettiviti sono malattie sistemiche. Le cause non sono ancora del tutto chiare ma all’origine dell’infiammazione c’è quasi sempre un meccanismo autoimmune. Colpiscono in prevalenza donne.
L’osteoporosi è la patologia più diffusa dello scheletro ed è caratterizzata da una riduzione della densità minerale ossea associata ad un deterioramento della microarchitettura dell’osso con conseguente fragilità scheletrica. Questa si traduce nella comparsa di fratture che possono verificarsi per piccoli traumi o anche spontaneamente. La malattia interessa soprattutto le donne dopo la menopausa. Tra i fattori di rischio che predispongono alle fratture da fragilità: bassa densità minerale ossea, sedentarietà, fumo, alcol, familiarità e dieta povera di calcio. La prima frattura osteoporotica è il principale fattore di rischio per le successive.
La Spondilite è un insieme di artriti che coinvolge soprattutto la colonna vertebrale e l’articolazione sacro-iliaca. Ci sono le Spondilo-entesoartriti e la Spondilite anchilosante. Le prime sono un gruppo di malattie croniche caratterizzate da lombalgia infiammatoria ed entesite (infiammazione a livello della giunzione tra tendini, legamenti e osso). In molti casi queste forme di artrite si associano a una comune malattia cutanea come la psoriasi. La Spondilite anchilosante, invece, è una comune forma di artrite infiammatoria. Se non trattata porta a un progressivo irrigidimento della colonna vertebrale con atteggiamenti in flessione obbligata del collo e impossibilità a flettere la colonna.
Malattie Reumatiche come le artriti
Nell’ elenco di patologie che vengono trattate dal reumatologo rientrano le patologie osteoarticolari, con particolare riferimento a quelle di origine infiammatoria come le artriti, quelle che derivano dalla degenerazione delle articolazioni come l’artrosi, ma anche l’osteoporosi.
Le patologie possono avere una origine sistemica (che riguarda cioè tutto l’organismo) come artrite reumatoide, artrite psoriasica (legata alla psoriasi), spondilite anchilosante, sindrome di Reiter, gotta, febbre reumatica e appunto artrosi.
Il reumatologo è lo specialista adatto anche alla diagnosi e al trattamento delle malattie sistemiche autoimmuni, in forte crescita in questi anni, quali lupus eritematoso sistemico (LES), sclerodermia, sindrome di Sjögren, connettivite mista
Le malattie reumatiche possono presentarsi in alcuni casi con il segno delle “mani bianche”, sintomo tipico del fenomeno di Raynaud. Fanno parte anche dell’oggetto di studio e cura del reumatologo anche le arteriti e vasculiti, come l’arterite di Horton e la malattia di Behçet.
Differenza tra Artrosi e Artrite
Artrosi e artrite : due patologie molto diverse tra loro, ma che spesso vengono confuse. Entrambe infatti rientrano nella più ampia categoria delle malattie reumatiche, entrambe interessano le articolazioni, ed entrambe sono caratterizzate da dolore accompagnato da rigidità e limitazione nei movimentidelle articolazioni colpite.Sono proprio queste somiglianze a generare talvolta la confusione tra le due, e a far si che alcune persone le scambino l’una per l’altra.
In realtà si tratta di due problematiche ben distinte tra loro, con diverse origini, diverse cure e diverse modalità per prevenirle. Anche l’età dei soggetti colpiti è differente. Se l’artrite infatti è un’infiammazione che può interessare chiunque, l’artrosi arriva con l’età.L’artrosi è una malattia degenerativa della cartilagine articolare(rivestimento delle ossa), che insorge soprattutto dopo i 50 anni e che, con l'indebolimento della cartilagine, provoca limitazioni nella vita quotidiana variabili da individuo a individuo.
L’artrite è invece un’infiammazione dell’articolazione che può essere causata da diversi fattori e può svilupparsi ad ogni età, anche nei bambini. È molto più rapida nell’insorgenza rispetto all’artrosi e coinvolge la membrana sinoviale (lo strato di rivestimento interno della capsula articolare) per poi colpire e distruggere, solo in un secondo momento, la cartilagine.
È caratterizzata da gonfiore, arrossamento, rigidità, aumento della temperatura nell’area colpita e dolori che possono comportare anche la perdita della capacità motoria delle articolazioni interessate. Una limitazione funzionale che ha un impatto negativo sulla qualità di vita.
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