Gli Angiomi: macchie rosse sulla pelle

Il Laser transdermico è oggi considerato il trattamento più sicuro ed efficace per risolvere definitivamente il problema dei capillari rossi e blu del viso, gli Angiomi ed alcune delle telangectasie rosse e blu delle gambe; la sua eccezionale potenza e selettività permette in molti casi di risolvere o comunque attenuare l' inestetismo vascolare preso in esame. Dobbiamo innanzitutto distinguere tra:

I “capillari”  (telangectasie)  sono microvarici ovvero piccoli vasi venosi eccessivamente dilatati che  diventano visibili in modo antiestetico. Sono di piccolo diametro (fino a 3 mm) e in questo si differenziano dalle varici (vene varicose), di calibro maggiore che in alcuni casi possono essere associate.

I capillari del viso e la couperose  sono dilatazioni patologiche di piccoli o piccolissimi vasi superficiali.  Rispondono molto bene al trattamento con laser, che ha reso possibile eliminare capillari senza ledere i tessuti circostanti. Sono solitamente sufficienti 1-2 sedute 

I  capillari della gambe, sono  molto spesso effetto di una costituzionale  fragilità delle pareti vasali  (capillari rotti e fragili) e  tendono a formarsi anche in assenza di problemi circolatori venosi profondi.  Il laser riesce a coagularli facendoli scomparire  senza effetti collaterali.  Una valutazione attenta della circolazione profonda e la presenza di vasi comunicanti è tuttavia importante per evitare il  riformarsi di nuovi capillari .

L’angioma rubino è un frequente inestetismo della pelle. Non si tratta pertanto di una vera e propria malattia, quanto di un problema estetico della nostra cute, pur essendo inquadrabile comunque all’interno della categoria dei tumori di natura benigna originati dalla parete interna (endotelio) di un vaso sanguigno. Può essere paragonato ad un piccolissimo gomitolo di piccoli vasi ematici. Chiamato anche emangioma rubino, angioma ciliegia, angioma senile o angioma di Campbell de Morgan (il primo medico chirurgo britannico che nella prima metà del 1800 lo studiò e codificò), l' angioma è un rilievo solido della cute che si presenta di colore rosso vivo da cui il nome “rubino” e “ciliegia”. Tale colorazione è determinata dalla presenza dei vasi sanguigni capillari che si aggregano all’interno.

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 Angiomi

Il trattamento Laser degli Angiomi è una terapia medica veloce, mininvasiva e leggermente dolorosa; la luce concentrata del laser provoca la coagulazione del sangue in questi vasi in maniera del tutto innocua per il nostro organismo.

Esistono diversi tipi di Angiomi e tra questi i più comuni sono:

  • Angiomi piani o Port Wine Stains :  malformazioni vascolari capillari;
  • Angiomi Rubino: comuni e innocui tumori benigni dei capillari cutanei, che si presentano come piccoli noduli rosso rubino
  • Angiomi Stellati: conosciuti anche come spider angiomi o angiomi “a ragno”, per il loro tipico aspetto ramificato, sono comuni alterazioni benigne cutanee rosse, dovute a una dilatazione di una piccola arteria della pelle, presente nel 10-15% degli adulti e colpiscono soprattutto il volto e le mani.

Il trattamento laser ad impulsi variabili è la cura più efficace attualmente disponibile per la rimozione degli angiomi comuni (piccoli emangiomi, angiomi rubino ed angiomi stellari).

Laserterapia selettiva per il trattamento degli Angiomi comuni

La seduta per il trattamento degli Angiomi più comuni, si svolge in Ambulatorio ed in pochi minuti dopo acer applicato un anestetico topico. Lo speciale raggio di luce laser gialla pulsata penetra nell’angioma attraverso la pelle senza danneggiarla, come la luce del sole penetra attraverso una finestra di vetro, raggiunge i vasi sanguigni malati dell’angioma per surriscaldare i globuli rossi e successivamente coagulare gli stessi vasi dall’interno che successivamente sparirano .

Durante la seduta, per proteggere gli occhi, si dovranno indossare opportuni occhiali. Il fastidio che si prova durante il trattamento è paragonabile al colpo di un elastico. La coagulazione dei capillari ha, come conseguenza, la formazione passeggera di macchie bluastre simili a lividi sulla superficie cutanea trattata.

Sono necessarie alcune settimane perché l’angioma cominci a schiarire fino a sparire. Il make up è concesso solamente dopo la caduta spontanea delle crosticine. Un riguardo particolare è necessario nel rimuovere il trucco. Attenzione a non irritare la parte trattata con sapone o paste abrasive.

Laserterapia fibromi penduli

I fibromi penduli sono escrescenze cutanee peduncolate che si protendono verso l'esterno; sono chiamati anche “acrochordon” o, più impropriamente, “porri”. I fibromi penduli originano nel derma, lo strato che sottende l'epidermide: in genere, i fibromi penduli presentano piccolissime dimensioni, ma potrebbero estendersi fino a qualche centimetro di diametro ed apparire antiestetici, oltre che fastidiosi.

Quando i fibromi penduli presentano uno sviluppo notevole, possono pendere verso il basso a causa della forza gravitazionale: a tal proposito, questi fibromi sono stati chiamati “penduli”.
Essendo fibromi, anche quelli penduli rappresentano una forma tumorale benigna e le probabilità che si evolvano in neoplasia maligna sono molto scarse, pressoché nulle. L'escissione chirurgica viene quindi utilizzata non tanto per evitare una possibile trasformazione maligna del tumore, ma per risolvere il problema estetico.

I fibromi penduli  possono localizzarsi in ogni area del corpo, ma in genere si manifestano a livello delle ascelle,del collo, dell'inguine e delle palpebre superiori: non è un caso che le aree maggiormente interessate da questi fibromi siano proprio quelle soggette a sollecitazioni continue. Similmente, a causa della maggior superficie di sfregamento, le persone obese possono manifestare i fibromi penduli più facilmente rispetto ai soggetti normo-peso.
È raro che i fibromi penduli si presentino negli infanti e tra i giovani: in genere, si sviluppano per la prima volta attorno ai 40-50 anni, sia nell'uomo che nella donna. I fibromi penduli rappresentano un disturbo cutaneo molto comune, che non provoca sintomatologia alcuna; l'evoluzione procede lentamente, ma in modo progressivo.

I fibromi penduli, in genere, presentano una pigmentazione simile a quella della pelle (fibromi penduli normo-pigmentati), oppure possono presentare una pigmentazione leggermente più scura. i fibromi penduli non comportano alcun problema d'interesse medico; tuttavia, se i fibromi raggiungono notevoli dimensioni e si protendono dalla cute per alcuni millimetri, potrebbero sanguinare quando irritati, colpiti, o impigliati tra gli abiti o tra i gioielli. 

È frequente che si riscontri un distacco, totale o parziale, del fibroma pendulo in seguito ad un trauma consistente, con conseguente ferita sanguinante: in tal caso, il rischio d'infezione batterica aumenta. I Fibromi possono essere confusi per nevi, ma, mentre questi ultimi possono degenerare in forme maligne, i fibromi rimangono innocui.

La rimozione viene svolta in Ambulatorio, bloccando il fibroma con una pinza; dopodiché il medico procede “strappandolo”  verso l'alto, con l'aiuto di bisturi chirurgici. Spesse volte, la zona trattata sanguina: l'emorragia viene quindi bloccata con un elettrobisturi od un emostatico.

Con una seduta possono essere eliminati anche più fibromi penduli e la guarigione completa avviene in pochi giorni, senza lasciare tracce e cicatrici. Anche il laser e l'elettrocoagulazione possono essere trattamenti risolutivi: in questi casi, è però probabile che l'intervento di rimozione dei fibromi penduli provochi cicatrici.

Laserterapia per i capillari delle gambe

La tecnologia Laser consente di trattare in maniera mininvasiva ed efficace tutte le teleangectasie (capillari dilatati) e lesioni vascolari, in particolare quelle superficiali: quelle di colore rosso e quelle di colore blu garantendo un risultato a breve termine e con minimi fastidi.

Il laser vascolare è un apparato elettromedicale selettivo, perchè colpisce solo i vasi sanguigni malati senza provocare danno ai tessuti circostanti. Il raggio laser che arriva al capillare sottoforma di calore, lo coagula per effetto del danno termico; subito dopo il trattamento si noterà la zona arrossata per circa 2/3 giorni ed è possibile che nei giorni successivi si formino delle crosticine.

Dopo un trattamento Laser è bene non esporsi al sole o fonti di calore i capillari necrotizzati non torneranno più ma è probabile che se ne formino di nuovi.

Il risultato ottimale e definitivo sarà visibile a partire dai 20/25 giorni.

Laserterapia per i Capillari del volto

La laserterapia nel trattamento delle lesioni vascolari del viso è una tecnologia che, grazie all’emissione di un’energia luminosa accuratamente selezionata, permette di colpire il bersaglio desiderato (l’ossiemoglobina) senza danneggiare i tessuti circostanti. Si tratta di un sistema molto sicuro ed efficace nel trattamento delle teleangectasie o capillari del viso. L’ossiemoglobina presente in queste lesioni assorbe la luce emessa dal laser e la trasforma in calore, che va a denaturare la parete dei vasi o capillari indesiderati, facendoli coagulare e di conseguenza ridursi fino a svanire; inizialmente gli occhi vengono protetti con appositi occhiali. Non è necessaria nessuna anestesia, poiché il trattamento è ben tollerato e la sensazione è di un lieve fastidio o bruciore.
In caso di lesioni più estese, possono essere necessarie più sedute fino ad ottenere il risultato desiderato. Prima e dopo il trattamento è fondamentale evitare l’esposizione diretta al sole e alle lampade UVA 30 giorni prima e 30 giorni dopo il trattamento, per evitare di sovrastimolare la melanina con formazione di possibili macchie post-trattamento. È inoltre importante proteggersi usando una crema solare con fattore protettivo superiore a 30.

Dopo il trattamento, la pelle si presenta più sensibile e arrossata, sintomi che svaniscono spontaneamente nel giro di poche ore. In alcuni casi l’area trattata può presentare un leggero a moderato gonfiore che scompare dopo qualche ora o al massimo in 1 giorno. In qualche modo il paziente può truccarsi subito dopo il trattamento. Come controindicazioni, rileviamo uno stato di gravidanza e pazienti con la pelle abbronzata, cosi come infezione attiva presente nella zona da trattare.
Dal momento che molti farmaci sono fotosensibilizzanti, cioè aumentano l’assorbimento della luce da parte della pelle, è fondamentale segnalare se si è sotto terapia medica.

 Come possiamo aiutarla?