L' Ecografia come esame diagnostico di prima istanza
L’Ecografia è un esame diagnostico che utilizza gli ultrasuoni per ottenere immagini degli organi interni del corpo. Ad oggi è uno strumento che viene adoperato con sempre maggior frequenza nei più svariati ambiti clinici, normalmente come esame di primo livello, cioè il primo a cui viene sottoposto un soggetto nel sospetto di una qualche patologia. A differenza della TC o delle Radiografie normali, l’ecografia non utilizza radiazioni ionizzanti, il che le ha permesso di diventare lo strumento diagnostico principale in gravidanza e in età pediatrica. Gli ambiti fisiopatologici in cui si utilizza l’ecografia sono diventati tantissimi e gli strumenti utilizzati sempre più performanti.
I nostri specialisti:
Dottoressa Silvia Capoccia
Dottor Enrico Cesarini
Cattiva digestione; Febbre con disturbi gastro-intestinali; Bruciore gastrico; Cattivo sapore in bocca (bocca amara al mattino); Vomito ricorrente; Nausea - intolleranza ad alcuni odori (es. il fritto); Ittero; Dolore a sinistra a livello sottocostale dopo o durante esercizio fisico; Dolore in fossa iliaca destra;Bruciore urinario e dolore alla minzione; Minzione frequente; Tumefazioni inguinali; Ritenzione urinaria; Sangue nelle urine;Tumefazioni della parete addominale; Ipertensione improvvisa; Dimagrimento; Dolore irradiato alla colonna vertebrale; Dolore sottocostale a destra; Addome globoso non giustificato; Alterazioni dell’alvo; Dolore a livello del dorso; Alterazione della funzionalità epatica, renale; Aumento dell’amilasi e della lipasi; Indici di flogosi aumentati (VES e PCR).
In caso di: Mal di gola con o senza febbre; Tumefazioni del collo dolenti o non; Linfonodi latero-cervicali, sottomandibolari e sopraclaveari ingrossati;Sensazione di difficoltà alla deglutizione; Tumefazioni sottomandibolari; In caso di infezioni virali o batteriche accertate; Indici di flogosi aumentati (VES e PCR);Alterazione della funzionalità della tioride; Aumento delle amilasi.
Tumefazioni dolenti e non; Difficoltà a muovere l’articolazione; Dolore notturno; Impotenza funzionale; Parestesie; Rigidità articolare.
Fondamentale, ai fini di una corretta valutazione diagnostica, è la preparazione all' esame che consiste in una dieta priva di insaccati, frutta, verdura, sughi, pasta, legumi, cereali, latte e derivati, succhi di frutta e bevande gassate al fine di ridurre un eventuale meteorismo intestinale. Visto che si valuta anche la vescica, si raccomanda di bere mezzo litro d’acqua subito dopo aver urinato 2 ore prima dell’esame, in modo da avere la vescica moderatamente distesa. E' consigliata l' assunzione di uno yogurt al giorno. Altrettanto importante portare sempre i precedenti esami e la conseguente documentazione clinica.
L’ecografia alla prostata è un esame di prevenzione molto importante per la salute dell’uomo. Una diagnosi precoce può salvare la vita e fare un’ecografia di questo tipo permette a chi la esegue di avere più chance di vivere. Questo esame innocuo ed efficace si effettua appoggiando la sonda ecografica sulla zona sovrapubica. In pochi minuti si ottiene già una panoramica della situazione, che permette di verificare le dimensioni della ghiandola, la presenza o meno di calcificazioni, compressioni o aree sospette da approfondire con altri accertamenti.
L’ecografia prostatica sovrapubica è consigliata a tutti gli uomini dai 40 anni in su (insieme ad un esame del sangue, il dosaggio del PSA – antigene prostatico specifico), da ripetere ogni 12-18 mesi.
È consigliata l’ecografia sia in caso di sintomatologia di tipo disurico ovvero quando si verificano cambiamenti improvvisi nell’atto di urinare (come difficoltà ad iniziare, a trattenere l’urina, bisogno di urinare di notte, gocciolamento, fuoriuscita di sangue con l’urina, dolore nella fase di eiaculazione o sangue nel liquido seminale), sia se c’è familiarità per tumore alla prostata.
Assolutamente no: l' esame infatti viene utilizzato comunemente nelle prime settimane di gestazione per osservare l’embrione e datare correttamente la gravidanza stessa (mentre in seguito, l’ecografia transaddominale offre immagini migliori) e per effettuare la cervicometria (ossia la misurazione della lunghezza del collo dell’utero), fondamentale per monitorare il rischio di un aborto spontaneo nel primo trimestre di gravidanza. In casi di perdite ematiche si utilizza per valutare un rischio di aborto o identificare un aborto in corso.
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Prevenzione grazie alle Ecografie
Con l' Ecografia praticamente è possibile studiare la morfologia di quasi tutto il corpo per avere quantomeno una prima valutazione di anomalie notate nel proprio organismo. L'Ecografia è un sistema di indagine diagnostica medica che utilizza ultrasuoni ed è una metodica indolore e non invasiva, basata sull'utilizzo di una sonda che non viene introdotta all'interno del corpo.
Questa metodica richiede semplicemente l’applicazione di un gel elettroconduttore in grado di consentire alla sonda di scivolare sulla pelle e, allo stesso tempo, amplificare la trasmissione degli ultrasuoni, eliminando l’aria compresa tra sonda e pelle del paziente. Le onde sonore sono trasmesse dalla sonda dell’ecografo al corpo umano dove, attraversando i tessuti biologici, vengono convertite in immagini che il medico è in grado di osservare in tempo reale su un apposito monitor.
L'obiettivo dell' esame ecografico è indagare tutto il corpo, ad eccezione dello scheletro, e con limiti per polmone e intestino; risulta particolarmente utile per valutare gli organi dell' addome come fegato, pancreas, milza, apparato urinario, utero e ovaie, prostata nell'uomo, ma anche nella valutazione di tessuti molli, quali la tiroide, la mammella, muscoli e tendini.
L' importanza della Tiroide
La Tiroide è una ghiandola di piccole dimensioni, con una forma simile ad una farfalla e con un peso di circa 20-40g, localizzata nella parte anteriore del collo.
La Tiroide secerne nel sangue gli ormoni tiroidei T3 e T4 che agiscono a distanza regolando sotto vari aspetti tutte le cellule dell' organismo; a sua volta, essa agisce sotto il controllo dell' Ipofisi, una ghiandola situata alla base del cervello e che produce l' ormone TSH che stimola la funzione tiroidea secondo il fabbisogno energetico del nostro organismo.
Essa risulta essenziale per lo sviluppo, in particolare per:
- Sviluppo del sistema nervoso:
- Accrescimento corporeo di muscoli, organi e tessuti;
- Regolazione della frequenza del battito cardiaco;
- Metabolismo di grassi e zuccheri;
- Regolazione della temperatura corporea.
L’ Ecografia della Tiroide è senza dubbio un esame non invasivo, breve e indolore che può essere eseguito su tutti i pazienti di qualunque età, anche in gravidanza; esso fornisce una visualizzazione completa della ghiandola fornendo notevoli informazioni sulla forma, la struttura e le eventuali alterazioni della tiroide.
Ecografia alla Tiroide
Durante l’esame lo specialista verifica la morfologia del tessuto e la sua vascolarizzazione e, soprattutto, la natura dei noduli tiroidei, ovvero le protuberanze della ghiandola tiroide aventi natura più spesso benigna che maligna. L'identificazione dei noduli tiroidei e l'individuazione precisa della loro natura richiede: l'esame obiettivo, l'anamnesi, l'esame del sangue e appunto l'ecografia; in caso di dubbio sulla benignità dei noduli si ricorre all'ago aspirato.
L'Ecografia Tiroidea si fa per prevenzione, soprattutto nei casi di familiarità con le patologie tiroidee, oppure in presenza di sintomi di malessere, quali stanchezza, debolezza, sonno eccessivo, gonfiore al volto ed alle palpebre, voce rauca, elevati livelli di colesterolo nel sangue, capelli fragili, irregolarità del battito cardiaco. In presenza di tali sintomi e di un'alterazione ecografica, possiamo diagnosticare la sindrome che ha colpito la nostra tiroide, le più note sono l'Ipotiroidismo e l'Ipertiroidismo che rispettivamente riguardano scarsa o eccessiva produzione. In questo caso si ricorre ad una terapia farmacologica che generalmente ci accompagnerà per tutta la vita. L'ecografia tiroidea è anche importante per la diagnosi di tiroiditi, un'infiammazione della ghiandola di origine batterica o virale oppure di natura autoimmune.
Al fine di una buona valutazione non è necessaria alcuna preparazione all'esame. Opportuno sempre esibire i precedenti controlli e la documentazione clinica.
Ecografia delle ghiandole salivari
L'ecografia delle ghiandole salivari è una metodica non invasiva che consiste nello studio delle ghiandole sottomandibolari e delle ghiandole parotidi localizzate a livello del collo per la valutazione della loro struttura e delle loro dimensioni. Con tale metodica è possibile studiare la patologia infiammatoria acuta e cronica che può colpire la ghiandola parzialmente o coinvolgerla in toto, la patologia neoplastica, litiasica e le patologie legate a insufficienza funzionale delle ghiandole. La patologia neoplastica comprende sia le forme primitive benigne che le forme maligne primitive e secondarie.
La patologia fogistica si manifesta generalmente con aumento dimensionale delle ghiandole, aumento della vascolarizzazione e la presenza di linfonodi reattivi perighiandolari. Nel caso di sospetta patologia litiasica che clinicamente si manifesta con turgore della ghiandola e dolore alla stimolazione della salivazione, ecograficamente è possibile evidenziare l'aumento dimensionale della ghiandola e la dilatazione dei dotti escretori (scialoadenite).L'ecografia svolge anche un ruolo importante nelle patologie di natura autoimmunitaria come la Sindrome di Sjogren nel monitorizzare l'evoluzione delle alterazioni ghiandolari nel tempo.
Al fine di una buona valutazione non è necessaria alcuna preparazione all'esame. Opportuno sempre esibire i precedenti controlli e la documentazione clinica.
Ecografia Linfonodale
L’ Ecografia Linfonodale è una metodica indolore con la quale avviene lo studio dei distretti linfonodali, senza alcun rischio per il paziente. Questo trattamento consente di prevenire e individuare patologie infiammatorie o neoplastiche e anche di eseguire una prima distinzione tra le due.
I linfonodi sono strutture anatomiche necessarie per la difesa e il controllo immunitario del corpo umano, reagiscono contro agenti patologici, eliminando degli stessi. Spesso, a seguito di questa loro attività di difesa, possono aumentare di volume. Aumentano di dimensioni per due motivi: se c’è un’infezione in corso o se c’è una patologia neoplastica sottostante. Nel sistema linfatico, infatti, circola un liquido ricco di linfociti: globuli bianchi che hanno la funzione di distruggere virus e batteri, prima che arrivino a infettare gli organi.
I linfonodi sono posizionati in tutto il corpo, ma si concentrano in misura maggiore in alcune aree specifiche come: collo, ascelle, nell’area sopra la clavicola e inguine ed è qui infatti che si tende a individuare più spesso i linfonodi ingrossati.
L’infezione può colpire differenti organi e causare l’ingrossamento di alcune zone:
- Collo: nel caso di raffreddori, tosse e otite;
- Ascelle: in caso di lesioni alle braccia, arti o al seno;
- Area sovraclavicolare: se vi sono infezioni per esempio ai polmoni;
- Inguine: se l’infezione colpisce piedi, gambe, inguine o genitali.
Ecografia Mammaria
L' Ecografia Mammaria è un esame diagnostico per immagini del seno, semplice e sicuro che possiamo ripetere ogni qual volta ce ne si la necessità. Tramite una sonda la macchina ecografica emette ultrasuoni a bassa frequenza e alta intensità sulla zona da esplorare offrendoci immagini dettagliate della morfologia della zona esaminata, anche in presenza di protesi.
Le onde sonore emesse rimbalzano sui tessuti o sugli organi interni, e producono diversi tipi di eco che formano un'immagine della mammella sullo schermo di un computer. Prima dell’esame le mammelle sono cosparse di un sottile strato di gel che, facendo aderire meglio la sonda alla pelle, consente di visualizzare immagini di migliore qualità.
La procedura è considerata sicura poiché si ritiene che gli ultrasuoni non possano provocare danni all'organismo, nemmeno nei soggetti particolarmente sensibili come le donne in gravidanza.
L' Ecografia Mammaria consente di individuare eventuali formazioni all'interno del seno e distinguere tra quelle a contenuto liquido e quelle a contenuto solido; la sua importanza per la salute della donna è tale che si ritiene opportuno ripeterla annualmente nel corso della vita ed anche in presenza di protesi per verificarne l'integrità.
Nella maggior parte dei casi l'Ecografia Mammaria non è un'alternativa alla Mammografia, ma anzi con l'età i due esami sono complementari. Nelle donne più giovani, il cui tessuto ghiandolare è più denso, i risultati dell'Ecografia offrono maggiori informazioni rispetti a quelli della Mammografia.
La tecnica non richiede alcuna preparazione ed è importante conservare gli esami precedenti per valutare se eventuali anomalie riscontrate con l'ecografia siano preesistenti o di nuova insorgenza.
La Senologia e la sua crescente importanza
Il senologo è quel medico, solitamente specializzato in oncologia, che si occupa in particolare dello studio delle malattie che riguardano la mammella, con particolare attenzione ai tumori che coinvolgono questa parte del corpo femminile.
Con il termine "senologo" viene spesso indicato anche il chirurgo specializzato negli interventi chirurgici che riguardano il seno.
Le patologie più spesso trattate dal senologo sono tutte quelle che riguardano la mammella (ascessi, cisti, mastiti, processi infiammatori e infettivi di vario tipo), con particolare riguardo per le neoplasie mammarie.
La necessità di dar vita a una nuova branca della medicina che si occupi nello specifico del seno deriva dalla consapevolezza sempre maggiore che il tumore della mammella è una malattia molto diffusa e caratterizzata da elevati tassi di mortalità (è la seconda causa di morte oncologica nelle donne dopo il tumore al polmone) e così complessa da aver bisogno di un approccio multidisciplinare sia nel momento della diagnosi (ecografista e radiologo) che in quello della stadiazione (anatomopatologo), fino al momento della scelta terapeutica (oncologo, endocrinologo, chirurgo, radioterapista).
Dopo la maturazione sessuale, le donne dovrebbero farsi visitare da un senologo periodicamente, anche in assenza di problematiche particolari o di specifica sintomatologia, per tenere sotto controllo lo stato di salute del proprio seno.
Si raccomanda di far riferimento al senologo nel caso in cui si ravvisino a carico delle mammelle:
- dolore localizzato o esteso
- presenza di arrossamenti e/o tumefazioni palpabili o visibili
- alterazioni del capezzolo (in fuori o in dentro)
- perdite da un capezzolo (se la perdita è bilaterale il più delle volte la causa è ormonale)
- cambiamenti della pelle (aspetto a buccia d'arancia localizzato) o della forma del seno.
Ecografia Pelvica sovrapubica nella Donna
L'Ecografia Pelvica sovrapubica (esterna) è un esame non invasivo molto comune nella diagnostica per immagini, che consente lo studio dell' utero, della sua mucosa ( l' endometrio) e dei suoi annessi (in particolare le ovaie) evidenziandone dimensioni, struttura e morfologia. Con tale tecnica è possibile valutare l' ispessimento endometriale, il corretto posizionamento della spirale, un' eventuale patologia d'organo sia benigna che maligna e malformazioni d'organo. Per quanto riguarda gli annessi, è possibile evidenziare la presenza di formazioni cistiche benigne o cisti complex.
Questa ecografia è tuttora l' esame di base per lo studio di tutte le forme patologiche dell' apparato riproduttivo femminile e trova molteplici applicazioni, dalle semplici affezioni infiammatorie fino alle neoplasie, apprezzabili con tale metodica; fondamentale, inoltre, il fatto che può essere eseguito su tutte le pazienti, anche su quelle molto giovani o che non hanno ancora avuto rapporti sessuali.
L’ecografia pelvica ginecologica, è uno strumento di notevole ausilio anche nei disturbi di ordine funzionale perchè in grado di valutare il grado di sviluppo e di maturazione dell’apparato riproduttivo e controllare e analizzare l’aspetto delle ovaie ed è infine da ritenersi molto utile e necessario in tutti i casi in cui si lamentino disturbi oggettivi o soggettivi di natura ginecologica.
Fondamentale, ai fini di una corretta valutazione diagnostica, è la preparazione che consiste in una dieta priva di legumi nei giorni precedenti l'esame e possibilmente l' assunzione di uno yogurt al giorno ; il giorno dell' esame deve essere rispettato un digiuno di almeno 6 ore ed avere una vescica moderatamente piena. Altrettanto importante è portare sempre i precedenti controlli eseguiti e la documentazione clinica.
Ecografia dell' Addome Completo
L’ Ecografia addome completo è un esame diagnostico semplice, veloce e senza controindicazioni che prevede l’utilizzo di una sonda esterna ad ultrasuoni, utile per valutare posizione, morfologia, volume e struttura degli organi presenti nell' addome, individuando eventuali patologie quali la comparsa di alterazioni dell' organo (in toto o di alterazioni focali), la presenza di formazioni litiasiche a livello biliare e renale, le alterazioni vascolari, la presenza di liquido endoperitonale.
L' indagine si svolge sui seguenti organi addominali:
- milza
- fegato
- pancreas
- surreni
- reni
- vasi addominali profondi
- cistifellea
- vescica
- utero
- ovaie
- prostata
- anse in fossa iliaca destra
Viene utilizzata sia per l’individuazione che per il controllo delle patologie nel tempo, quali:
- malattie epatiche;
- malattie della colecisti (cistifellea);
- pancreatiti;
- cisti e ascessi;
- malattie renali, come ostruzioni delle vie urinarie o nefriti;
- tumori benigni o maligni;
- presenza di liquido nella cavità addominale;
- alterazioni delle pareti intestinali;
- patologie di diversa natura.
In diagnostica medica, viene considerato un esame di primo livello, che può richiedere accertamenti successivi in base all’esito.
Gli unici fattori che possono essere limitanti per la corretta riuscita dell’esame diagnostico sono le caratteristiche fisiche del paziente, come ad esempio, lo spessore dei pannicoli adiposi, molto presenti nell’addome, ed il meteorismo intestinale, che può essere prevenuto con una corretta preparazione.
Fondamentale, ai fini di una corretta valutazione diagnostica, è la preparazione all' esame che consiste in una dieta priva di insaccati, frutta, verdura, sughi, pasta, legumi, cereali, latte e derivati, succhi di frutta e bevande gassate al fine di ridurre un eventuale meteorismo intestinale. Visto che si valuta anche la vescica, si raccomanda di bere mezzo litro d’acqua subito dopo aver urinato 2 ore prima dell’esame, in modo da avere la vescica moderatamente distesa. E' consigliata l' assunzione di uno yogurt al giorno. Altrettanto importante portare sempre i precedenti esami e la conseguente documentazione clinica.
Ecografia dell' Addome Superiore
L’ Ecografia addome superiore è un’indagine diagnostica estremamente utile nella valutazione del paziente con sintomi addominali. Le indicazioni includono dolore addominale al fianco e/o alla schiena, anomalie palpabili, valori di laboratorio alterati, follow up di patologie note o sospette, ricerca di malattia metastatica.
L’ Ecografia addome superiore consente di valutare la morfologia, le dimensioni e la struttura di organi presenti nell’addome come il fegato, la cistifellea, le vie biliari, il pancreas, i reni ed i surreni, cosi da individuare la presenza di condizioni come: calcoli nella colecisti o nei reni, lesioni epatiche di tipo benigno e maligno, malattie a carico dei reni, malattie a carico del pancreas (pancreatiti, lesioni benigne o maligne).
Durante l’esecuzione dell’esame, il paziente viene fatto distendere sul lettino ecografico in posizione supina, lasciando libera dai vestiti la parte superiore dell’addome, per consentire allo specialista di appoggiare la sonda sulla cute (ricoperta precedentemente di gel trasparente, per favorire il passaggio degli ultrasuoni alla sonda).
É possibile che il dottore, durante l’esame, chieda al paziente di trattenere il fiato o cambiare posizione, come ad esempio mettendosi sul fianco, in modo da poter mettere meglio in evidenza alcuni organi da esaminare.
Importante, ai fini di una corretta valutazione diagnostica, è la preparazione all' esame che consiste in una dieta priva di insaccati, frutta, verdura, sughi, pasta, legumi, cereali, latte e derivati, succhi di frutta e bevande gassate al fine di ridurre un eventuale meteorismo intestinale; il giorno dell' esame deve essere rispettato un digiuno di almeno 6 ore e la vescica deve essere repleta. E' consigliata l' assunzione di uno yogurt al giorno. Altrettanto importante portare sempre i precedenti esami e la conseguente documentazione clinica.
Ecografia Addome Inferiore
Lo studio ecografico dell' addome inferiore comprende la valutazione della vescica, della prostata, dell' utero e delle ovaie. E' possibile, inoltre, soprattutto in casi particolari quali sospetta appendicopatia o malattia di Chron, valutare talvolta l' appendice e l' ultima ansa intestinale nel quadrante fossa iliaca destra, o, comunque, evidenziare segni indiretti di una patologia flogistica evidenziando linfoadenopatie e liquido periviscerale. Lo studio della vescica a pieno riempimento permette di valutare lo spessore delle pareti e la presenza di aggetti endoluminali. Importante anche la valutazione del residuo post- minzionale che viene eseguito generalmente nel caso dell' ipertrofia prostatica.
E' possibile evidenziare anche la presenza di liquido libero, informazione utile ai fini di un orientamento diagnostico efficace.
Importante, ai fini di una corretta valutazione diagnostica, è la preparazione all' esame che consiste in una dieta priva di insaccati, frutta, verdura, sughi, pasta, legumi, cereali, latte e derivati, succhi di frutta e bevande gassate al fine di ridurre un eventuale meteorismo intestinale; il giorno dell' esame deve essere rispettato un digiuno di almeno 6 ore e la vescica deve essere repleta. E' consigliata l' assunzione di uno yogurt al giorno. Altrettanto importante portare sempre i precedenti esami e la conseguente documentazione clinica.
Ecografia Epatica per lo studio del fegato
L' Ecografia Epatica viene eseguita per valutare l'architettura del fegato, le sue dimensioni e la morfologia specie in presenza di sintomi o esami di laboratorio indicanti un' alterazione della funzionalità epatica. In particolare è possibile visualizzare patologie che coinvolgono l'organo in toto (epatiti virali, cirrosi epatica, steatosi) e le alterazioni focali di natura benigna (emangiomi INF, cisti semplici) o maligna (HCC, lesioni metastatiche) nonchè raccolte quali gli ascessi. E' possibile inoltre studiare l'albero biliare e la colecisti evidenziando le patologie di natura flogistica, tumorale e litiasica e la morfologia delle strutture vascolari.
Importante, ai fini di una corretta valutazione diagnostica, è la preparazione che consiste in una dieta priva di legumi nei giorni precedenti l’esame. Il giorno dell’indagine deve essere rispettato un digiuno di 6 ore. E’ consigliata l’assunzione di uno yogurt al giorno. Altrettanto importante è portare sempre i precedenti controlli eseguiti e la documentazione clinica.
Un' Ecografia Epatica viene prescritta, in generale, in presenza di sintomi quali: Ittero ( colorazione giallognola della cute e delle sclere oculari), Perdita di appetito, Stanchezza, malessere ed importante perdita di peso, colorazione scura delle urine o chiara delle feciAltri sintomi comuni a varie malattie del fegato sono: nausea, vomito, diarrea,vene varicose, ipoglicemia, febbricola, dolori muscolari e perdita del desiderio sessuale.
Ecografia reni, vie urinarie e vescica
L' Ecografia Renale, delle vie escretrici e vescicale, è una metodica molto utile nella valutazione della morfologia e delle dimensioni dei reni diagnosticando così eventuali malformazioni e varianti fisiologiche. E' possibile inoltre evidenziare le formazioni benigne e maligne primitive o secondarie, la presenza di calcoli o i segni indiretti della loro presenza sia a livello renale che a livello ureterale nelle porzioni esplorabili con la metodica( tratto prossimale e iuxtavescicale). Importante anche la valutazione dell' ureteral jet. Lo studio ecografico permette inoltre di valutare la parete vescicale ed il suo contenuto sia a pieno riempimento che il residuo post- minzionale.
Importante, ai fini di una corretta valutazione diagnostica, è la preparazione all' esame che consiste in una dieta priva di insaccati, frutta, verdura, sughi, pasta, legumi, cereali, latte e derivati, succhi di frutta e bevande gassate al fine di ridurre un eventuale meteorismo intestinale; il giorno dell' esame deve essere rispettato un digiuno di almeno 6 ore e la vescica deve essere repleta. E' consigliata l' assunzione di uno yogurt al giorno. Altrettanto importante portare sempre i precedenti esami e la conseguente documentazione clinica.
Ecografia Prostatica
L’ Ecografia alla prostata, ghiandola che ha la funzione di arricchire il liquido seminale di importanti componenti, è un esame di prevenzione molto importante per la salute dell’uomo in quanto permette in pochi minuti di ottenere già una panoramica della situazione, di verificare le dimensioni della ghiandola, la presenza o meno di calcificazioni, compressioni o aree sospette da approfondire con altri accertamenti.
L’ Ecografia prostatica è consigliata a tutti gli uomini dai 40 anni in su (insieme ad un esame del sangue, il dosaggio del PSA – antigene prostatico specifico), da ripetere ogni 12-18 mesi.
È consigliata l’ecografia sia in caso di sintomatologia di tipo disurico ovvero quando si verificano cambiamenti improvvisi nell’atto di urinare (come difficoltà ad iniziare, a trattenere l’urina, bisogno di urinare di notte, gocciolamento, fuoriuscita di sangue con l’urina, dolore nella fase di eiaculazione o sangue nel liquido seminale), sia se c’è familiarità per tumore alla prostata.
L' esame viene effettuato impiegando una sonda metallica inserita nel retto del paziente, previa adeguata lubrificazione; l' apparecchio emette sonde sonore ad alta frequenza che vengono variamente riflesse dai tessuti circostanti.
Captando l' intensità degli ultrasuoni riflessi e trasformandoli in segnali elettrici prime ed in immagini poi, la sonda ecografica consente di riprodurre sull' apposito schermo immagini della prostata, da cui il medico può calcolare le dimensioni, la morfologia ed eventuali alterazioni, in particolare della zona periferica.
Ecografia Articolare o Muscolo-Tendinea
L' ecografia articolare è in grado di valutare, con discreta precisione, le strutture articolari (cartilagini, menischi e membrane sinoviali) e periarticolari (tendini e legamenti), la presenza di versamento articolare (di natura traumatica o flogistica), ispessimenti della sinovia come ad esempio in alcune patologie reumatiche, ematomi e la distensione dei recessi articolari o borse. Le articolazioni accessibili allo studio ecografico sono l'articolazione della spalla, la sterno-claveare, l'articolazione del gomito, della mano e del polso, dell'anca, del ginocchio e della caviglia. Per quanto riguarda il piede, oltre allo studio delle sue articolazioni, l'esame ecografico viene richiesto, come primo step, nel sospetto di neuroma di Morton. L'esame può essere eseguito sia in condizioni basali che in dinamica.
L'ecografia muscolo-tendinea è un esame di semplice esecuzione che permette di studiare le strutture muscolari, la regione mio-tendinea e i tendini e viene richiesta nel sospetto di lesioni, distrazioni, elongazioni del muscolo o, come primo esame, nel caso di masse muscolari. Per quanto riguarda i tendini, lo studio ecografico viene richiesto in caso di sospette tendiniti, tenosinoviti, tendinosi, lesioni traumatiche e in caso di formazioni tendinee e peritendinee.L'esame viene eseguito in condizioni basali e in dinamica.Questa metodica può essere particolarmente utile a chi pratica molto sport e soffre di dolori muscolari e articolari. Al fne di una buona valutazione non è necessaria alcuna preparazione all'esame. Opportuno sempre esibire i precedenti controlli e la documentazione clinica.
Ecografia di cute, sottocute, tessuti molli sottocutanei
L' Ecografia dei tessuti molli è una metodica diagnostica non invasiva che consente lo studio di tessuti quali cute e sottocute di tutti i distretti corporei; inoltre, attivando la funzione ecocolordoppler, si può valutare l' eventuale vascolarizzazione delle lesioni individuate.
questo tipo di ecografia viene richiesta ogni qualvolta sia clinicamente palpabile o evidente una tumefazione o anomalia di tessuti cutanei o sottocutanei.
L’ Ecografia delle parti molli viene eseguita per lo studio di:
- Linfonodi benigni (di tipo reattivo-infiammatorio) e neoplastici (es. metastasi, linfomi, ecc.) inguinali, ascellari e del collo.
- Lesioni nodulari come le alterazioni infiammatorie, i lipomi e le cisti.
- Identificazione e stadiazione di ernie inguino-crurali, ombelicali, addominali, scrotali
- Studio della diastasi dei muscoli retti dell'addome.
Nel caso delle formazioni erniarie, lo studio viene eseguito in condizioni basali e in dinamica con la manovra di Valsalva per una migliore caratterizzazione clinica.
Al fine di una buona valutazione non è necessaria alcuna preparazione all'esame. Opportuno sempre esibire i precedenti controlli e la documentazione clinica.
Ecografia Transvaginale Prof. Luzi per la salute della donna
L ’Ecografia Transvaginale è un esame particolarmente utile poiché consente di osservare in modo sicuro e veloce utero, ovaie e tube di Falloppio(o salpingi), nonché gli organi circostanti, come vescica, ureteri, retto e sigma.
Proprio per questa sua versatilità l’esame ecografico ginecologico ha oggi molte indicazioni, quali:
- nel percorso diagnostico delle neoformazioni o malformazioni sospettate su base anamnestica e obiettiva a carico degli organi genitali;
- nel percorso diagnostico delle donne affette da dolore pelvico cronico o da patologie disfunzionali (ciclo mestruale irregolare) o processi infettivi che possano interessare i genitali interni;
- nella diagnosi differenziale con altre patologie addomino-pelviche in condizioni di urgenza (appendiciti, diverticoliti, coliti);
- nel percorso diagnostico di pazienti in peri e post menopausa con sanguinamenti atipici, concorrendo a determinare i caratteri dell’endometrio e dalla cavità uterina (sospetti di neoplasie endometriali o ricerca di polipi);
- nella sorveglianza delle ovaie e dell’endometrio nelle donne con predisposizione genetica al carcinoma ovarico o sindromi familiari per tumori (BRCA mutate e/o affette da Sindrome di Lynch);
- nei percorsi diagnostici dell’ infertilità(diagnosi, monitoraggio e assistenza alle tecniche di riproduzione assistita);
- nel monitoraggio di terapie mediche (tamoxifene o terapie ormonali), nel controllo di esiti chirurgici (dopo miomectomie) e nel percorso diagnostico delle pazienti affette da patologia della statica pelvica (incontinenza urinaria e stipsi severa).
L' Ecografia Trasvaginale si basa sull' azione di onde sonore e non è nè pericolosa, nè dolorosa per la paziente. L' esame, infatti, di solito si svolge contestualmente con la visita ginecologica ( a meno che non ci siano altre indicazioni dello specialista); inserendo la sonda all' interno della vagina della paziente sdraiata in posizione ginecologica, le onde sonore emesse dalla sonda vengono riflesse dagli organi interni e rielaborate come immagini sul monitor dell' ecografo, permettendo dunque allo specialista di valutare lo stato delle zone di interesse.
L’ecografia transvaginale può essere eseguita in ogni momento, anche in presenza di flusso mestruale, su pazienti che hanno già iniziato l’attività sessuale, non è possibile effettuarla se la paziente non ha mai avuto rapporti sessuali. In questo caso, si preferisce sottoporre la paziente a ecografia transaddominale a vescica piena, che consente comunque una buona osservazione e monitoraggio delle medesime patologie.
L' Ecografia trasvaginale può essere pericolosa in gravidanza? Assolutamente no: l' esame infatti viene utilizzato comunemente nelle prime settimane di gestazione per osservare l’embrione e datare correttamente la gravidanza stessa (mentre in seguito, l’ecografia transaddominale offre immagini migliori) e per effettuare la cervicometria (ossia la misurazione della lunghezza del collo dell’utero), fondamentale per monitorare il rischio di un aborto spontaneo nel primo trimestre di gravidanza. In casi di perdite ematiche si utilizza per valutare un rischio di aborto o identificare un aborto in corso.
Ecografia Trasvaginale di primo e di secondo livello
L’ecografia transvaginale può essere di primo o di secondo livello:
L’ecografia transvaginale di primo livello è simultanea alla visita ginecologica e serve per individuare la presenza di eventuali condizioni o patologie. A questa può essere necessario far seguire un’ecografia transvaginale di secondo livello, in grado di fornire allo specialista informazioni più precise sull’elemento ricercato.
L’ecografia transvaginale di secondo livello viene dunque richiesta come approfondimento a seguito della visita ginecologica e dell’ecografia di primo livello, quando vi è il sospetto di una patologia che richiede ulteriori controlli e si svolge con tempistiche e modalità differenti. Va infatti eseguita valutando parametri ben specifici (flussi ematici vascolari, segnali color e/o power doppler, misurazioni approfondite di specifici particolari negli organi genitali interni esaminati), spesso in associazione alla valutazione di determinati valori ematochimici (dosaggio dei marcatori tumorali) da personale propriamente formato e certificato a livello internazionale.
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