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Chirurgia Plastica: una scelta responsabile per migliorare il proprio aspetto
La Chirurgia Plastica si occupa della ricostruzione di diverse tipologie di tessuti (cute, sottocute, muscoli) dell'organismo umano e/o della correzione di deformità a loro carico sia da un punto di vista funzionale che estetico. La Chirurgia Plastica comprende al suo interno la Chirurgia Ricostruttiva (che si occupa dell'ambito funzionale della ricostruzione dei tessuti e della correzione delle deformità ) e la Chirurgia Estetica (che si occupa dell'ambito più propriamente estetico della ricostruzione dei tessuti e della correzione delle deformità in casi di minore entità).
Le visite pre e post-operatorie vengono svolte nel nostro Ambulatorio dagli stessi chirurghi che svolgeranno l’intervento. L’atto chirurgico verrà svolto in cliniche o strutture accreditate concordate insieme al paziente, in day-surgery o con degenza, pone di correggere e riparare difetti morfologici - funzionali o le perdite di sostanza di svariati tessuti ( cute, sottocute, fasce muscolari, ossa, ecc ) sia congenite che acquisite in seguito a traumi, malattie, invecchiamento.
Rennova da sempre sostiene che sottoporsi alla chirurgia plastica ed estetica deve essere una scelta consapevole, motivata e responsabile, sia da parte del paziente, che del chirurgo stesso; il nostro staff chirurgico si impegna a seguire il paziente dall’anamnesi fino al decorso post operatorio, anch' esso di primaria importanza sia dal punto di vista strettamente tecnoco e medico, che psicologico, al fine di ristabilire uno stato di salute e di benessere fisico ottimale e godersi a pieno il risultato ottenuto.
Prima dell’intervento, al fine di accertare l’idoneità fisica del Paziente, dovranno essere consegnati i referti delle analisi e degli esami pre-operatori eventualmente prescritti. Dovranno essere segnalate eventuali terapie farmacologiche in atto (in particolare con cortisonici, contraccettivi, antiipertensivi, cardioattivi, anticoagulanti, ipoglicemizzanti, antibiotici, tranquillanti, sonniferi, eccitanti) ed eventuali patologie oculari.
Almeno 3 settimane prima dell’intervento dovrà sospendere l’assunzione di medicinali contenenti acido acetilsalicilico (tipo Aspirina, Vivin C, Bufferin, ecc.). La contemporanea assunzione di anticoagulanti orali è da ritenersi una controindicazione all’intervento.
Almeno un mese prima è consigliato sospendere il fumo che ha influenze sicuramente negative sulla vascolarizzazione cutanea e dei tessuti, infatti il fumo limita il flusso del sangue alla pelle e può interferire con i processi di guarigione.E' opportuna la presenza di un accompagnatore per il rientro al domicilio.
La regina della Chirurgia Plastica migliorativa: la Mastoplastica Additiva
L’ intervento di Mastoplastica Additiva rimane ad oggi uno degli interventi di Chirurgia Plastica più richiesti in quanto esalta e conferma la femminilità e la sensualità della donna ed a qualunque età.
Grazie a questo intervento possiamo modificare in senso migliorativo la forma ed il volume di mammelle che non si sono ben sviluppate oppure di mammelle svuotate ed eventualmente scese a seguito di allattamenti o cali ponderali, nonché correggere una asimmetria. Esso consiste nell’ inserimento di apposite protesi, sotto la ghiandola, oppure più in profondità, sotto il muscolo pettorale, al fine appunto di aumentare volumi o risolvere asimmetrie; nel caso, però, di orientamento dei complessi aerola-capezzolo non regolari, all’inserimento delle protesi va associato un intervento di Mastopessi.
La durata dell’ intervento può variare da una a tre ore, secondo che si proceda rispettivamente al semplice inserimento delle protesi dietro le ghiandole o in sede retromuscolare; naturalmente possono esserci variazioni anche nel caso in cui si proceda a modellamenti complessi o mastopessi. Come nel caso della Riduttiva, anche in tutti gli altri interventi riguardanti il seno, si procederà con suture praticamente invisibili al termine del decorso post – operatorio e della convalescenza, che varia da 1 a 3 mesi.
Le Protesi Mammarie
Indipendentemente dalla forma e dal volume, le protesi mammarie sono formate da un involucro di silicone che contiene gel di silicone o altre sostanze ( soluzione fisiologica, idrogel ). La tipologia delle protesi impiantate deve corrispondere a quanto segnalato nel tagliando di identificazione del prodotto che verrà consegnato dopo l’intervento.
Le protesi contenenti gel di silicone sono quelle fino ad oggi maggiormente usate e, di cui, grazie ad una esperienza clinica più che trentennale, sono meglio conosciuti i risultati clinici a distanza; inoltre, possiamo oggi affermare che le protesi non influiscono in alcun modo sulla formazione e sullo sviluppo di un tumore e che non esiste prova che malattie autoimmunitarie siano causate dalle protesi.
Per quanto riguarda il volume, decide il paziente nei limiti della struttura fisica e cutanea dell’ assistito, mentre per la forma, esistono protesi rotonde, con base circolare, e protesi anatomiche cosiddette “a goccia” e la scelta, come per il volume, dipende solo parzialmente dal gusto personale del paziente, ma dalla sua struttura fisica.
Mastoplastica Riduttiva
L’ intervento di Mastoplastica Riduttiva viene eseguito per ridurre le dimensioni e correggere la forma di mammelle eccessivamente sviluppate e cadenti. Consiste nell’ asportazione di eccesso di pelle, ghiandola e tessuto adiposo e nello spostamento dell’ aureola mammaria e del capezzolo in una nuova sede, più in alto.In tal modo vengono conferite alle mammelle caratteristiche di volume, rotondità e proiezione tali da renderla di aspetto più gradevole e naturale.
La Mastoplastica Riduttiva consente, inoltre, di correggere eventuali differenze di volume tra le due mammelle e di ridurre il diametro delle aureole nel caso sia eccessivo. Ulteriori vantaggi perseguibili non sono di natura morfologica, ma funzionale, in particolare quando le mammelle sono molto grosse; con l’ intervento viene infatti eliminata la sensazione di tensione dolorosa, come pure il peso che può condizionare le attività quotidiane e sportive, gravando sulla colonna vertebrale e sulle spalle. L’ intervento viene eseguito in anestesia generale ed ha una durata variabile tra le 2 e le 4 ore; naturalmente per il rimodellamento delle mammelle intervengono suture e, di conseguenza, cicatrici che si limitano all’ aureola ed al solco sottomammario cosi da diventare via via non visibili. I punti verranno rimossi dopo 7 /10 giorni; la prima doccia di pulizia completa potrà essere svolta solo dopo, mentre è necessaria per tutta la convalescenza di circa 1/2 mesi totale accortezza nei movimenti delle braccia e nei sollevamenti dei pesi.
L' intervento per la regione palpebrale: la Blefaroplastica
La regione palpebrale può presentare diversi inestetismi risolvibili grazie all' intervento di Blefaroplastica. Principalmente eccessi cutanei riguardano la palpebra superiore e spesso sono così importanti da limitare il campo visivo. Nella palpebra inferiore invece la pelle in eccesso si presenta con grinze oblique e frequente è la presenza nella stessa zona di "borse" adipose determinate dalla erniazione del grasso posto all' interno dell' orbita. La diminuzione del grasso in zone della palpebra inferiore può infine determinare la formazione di solchi scuri, le occhiaie.
La Blefaroplastica oltre l' asportazione della pelle in eccesso e la riduzione delle borse adipose, può comprendere anche il riassetto della muscolatura palpebrale fino a poter modificare il taglio dell' occhio; questo intervento tuttavia non elimina le "zampe di gallina", non corregge l' abbassamento del sopracciglio e non modifica le pigmentazioni orbitali. Tuttavia, il risultato è sorprendente perchè l' effetto è un ringiovanimento importante della zona perioculare. L'intervento è di circa 45 minuti e comporta un decorso ridotto a 15/30 giorni senza particolari controindicazioni; naturalmente l'igiene dell' occhio, l'uso di una pomata oftalmica e di antibiotici è basilare.
L' intervento per la correzione del naso: la Rinoplastica
La Rinoplastica è un intervento chirurgico che consente la correzione del profilo e della morfologia del naso. È indicata, oltre che per finalità estetiche, nella correzione di deformità congenite o acquisite, negli esiti di trauma e nel trattamento di alcuni problemi respiratori.
Il miglioramento si ottiene mediante la riduzione e il rimodellamento dello scheletro cartilagineo e osseo; è possibile ridurre o aumentare il volume della piramide nasale, cambiare la forma della punta o del dorso, restringere le narici, variare il diametro posteriore, cambiare l’angolo tra il naso e il labbro superiore e tra il naso e la fronte. Il naso deve essere visto armoniosamente integrato al volto. L’obiettivo dell’intervento è la correzione dei difetti, cercando di ottenere un risultato “naturale”. Non è consigliabile, ad esempio, riprodurre la forma del naso secondo un modello predefinito non personalizzato. Nel corso dello stesso intervento, può essere compiuta, anche la correzione del setto nasale e dei turbinati (rinosettoplastica), per correggere eventuali problematiche respiratorie. La tecnica impiegata dovrà essere individualizzata riguardo alle caratteristiche del Paziente, alle sue attese e all’eventuale risultato richiesto. La rinoplastica può essere eseguita anche insieme ad altre procedure chirurgiche del volto.
Per eseguire una Rinoplastica è necessario attendere che la crescita complessiva del volto sia completata e ciò avviene non prima dei 18 anni. Nel caso di gravi deviazioni o deformità della piramide nasale e del setto, con evidenti alterazioni della respirazione, l’intervento può essere eseguito anche in età puberale.La Rinoplastica è un intervento che si esegue in sala operatoria ed in anestesia generale e la sua durata varia da una a tre ore a seconda della tecnica utilizzata.La tecnica cosiddetta “chiusa”, ove le incisioni sono praticate solo all’interno delle narici ola tecnica cosiddetta “aperta”, in cui si aggiunge un’incisione cutanea sulla columella la struttura che divide le narici. L’intervento termina con la sutura delle brecce chirurgiche e, generalmente, con il posizionamento di un tampone nasale in entrambe le narici. A livello del dorso, sarà applicato un archetto contenitivo per evitare involontarie mobilizzazioni delle strutture osteo-cartilaginee. Durante i primi giorni dopo l’intervento si potrà avvertire un lieve dolore pungente di norma controllabile con i comuni analgesici, nonchè un modesto sanguinamento dalle narici ; dopo l’intervento si ha un certo grado di edema ed ecchimosi intorno agli occhi. la rimozione dei tamponi avverrà entro 2/5 giorni e la contenzione esterna sarà mantenuta per circa 21 giorni.
Il Lifting facciale
Il Lifting Facciale è eseguito per correggere gli effetti del rilassamento e dell' atrofia della cute e dei tessuti sottostanti del volto o anche del collo dovuti al fisiologico invecchiamento cutaneo, agli effetti della forza di gravità, ai danni solari ed allo stile di vita.Il miglioramento dell’estetica facciale e quindi la correzione dei difetti sopracitati è ottenuto mediante il sollevamento e riposizionamento dei tessuti; è possibile intervenire su tutto l’ovale nel caso di lifting completo, oppure solo in parte, consentendo l’eliminazione di rughe e solchi evidenti in zone limitate, quali il profilo mandibolare, il sopracciglio ed il collo. In questo caso parliamo di mini-lifting.
L’obiettivo è quello di rendere più “fresco” e giovanile l’aspetto del volto. Questa tecnica può essere eseguita da sola o contemporaneamente con altri interventi quali blefaroplastica o rinoplastica.
Ad oggi, il lifting è diventato richiestissimo anche dalle giovani donne, tanto che parliamo di “lifting delle modelle”, ma va sempre ricordato che è un intervento piuttosto invasivo il cui decorso post operatorio è piuttosto lungo, anche se comunque il risultato è straordinario.
L' intervento per le orecchie a ventola: l' Otoplastica
L' Otoplastica è un intervento chirugico che permette di correggere le malformazioni del padiglione, la più comune delle quali è rappresentata dalle orecchie a sventola ed è indicato quando il padiglione ha raggiunto il completo e definitivo sviluppo. Solitamente l’Otoplastica avviene in anestesia locale. La medicazione viene mantenuta per alcuni giorni, al fine di ridurre il gonfiore e il fastidio. Posizionate generalmente nella parte posteriore del padiglione auricolare, le cicatrici risultano di fatto invisibili.
Ogni paziente ha una propria tipologia di orecchie a ventola, con una propria resistenza cartilaginea. Per ottenere la correzione desiderata, completa e definitiva con simmetrizzazione dei due padiglioni auricolari, occorre effettuare le tecniche indicate per correggere i vari difetti presenti. Un’ alternativa Ambulatoriale all’intervento chirurgico è il metodo con Earfold che consiste sostanzialmente nell’applicazione di piccolissime cambre a memoria di forma che, una volta inserite, permettono la modifica della forma dell’orecchio. Earfold è un inserto in lega metallica da applicare sottopelle, in materiale biocompatibile ed elastico: è estremamente duttile, in grado di piegarsi e tornare poi alla forma originaria. Dopo essere stata inserita la placchetta metallica Earfold, riprende immediatamente la sua forma originaria e corregge il difetto. Di conseguenza, la forma “a sventola” e la distanza tra la parte sporgente dell’orecchio e il capo viene ridotta.
L' Addominoplastica
L' intervento di Addominoplastica viene eseguito per eliminare l ' eccedenza di cute e tessuto adiposo sottocutaneo al fine di migliorare l' aspetto estetico dell' addome, sia in caso di piccola eccedenza che in casi importanti quali la presenza di pieghe e addirittura di un vero e proprio "grembiule" che ricopre la regione pubica.Serve a migliorare l'aspetto dell'addome, ma non è un trattamento per il controllo del peso corporeo.
L'addominoplastica è particolarmente indicata alle donne che sono state protagoniste di numerose gravidanze e a tutti coloro che presentano i postumi di una drastica dieta dimagrante, messa in atto per curare un'obesità grave.
Questo intervento consiste nell’asportazione dell’eccesso di pelle e conferisce all’addome un aspetto più gradevole e naturale. All’ asportazione della cute può essere associata, quando opportuna, una lipoaspirazione.
L' intervento di lifting delle cosce e delle braccia
L’intervento di lifting delle cosce e delle braccia è volto all’asportazione della cute e del grasso in eccesso nella regione interna delle cosce e nella regione interna del braccio superiore. Con questa operazione è possibile migliorare il profilo interno degli arti donando un aspetto più tonico ed eliminare il fastidio che in alcuni casi è dato dallo sfregamento in quella zona, nel caso specifico delle gambe, e soprattutto dare un aspetto estetico armonioso alla figura. In alcuni casi è possibile combinare questa procedura con una lipoaspirazione.
Quando esiste un sovrappeso importante potrebbe essere preferibile perseguire un opportuno calo ponderale, attraverso uno specifico piano dietetico.
Prima dell’intervento dovranno essere consegnate tutte le analisi preliminari e segnalate tutte le terapie farmacologiche in corso, di cui andrà discussa la sospensione con il chirurgo alcune settimane prima. Il giorno dell’intervento deve essere effettuata un’accurata igiene personale, specialmente nella zona inguinale che dovrà essere depilata. Dovrà essere osservato il digiuno da almeno 8 ore prima dell’intervento.
L’ intervento viene generalmente eseguito in anestesia generale, in regime di ricovero o in alcuni casi in day surgery. Ha una durata variabile dalle 2 alle 4 ore, implica la rimozione dell’eccesso cutaneo-adiposo della parte interna superiore (inguinale) delle cosce. Qualora la superfice interna delle cosce presenti uno strato adiposo eccessivamente abbondante, si può procedere con una sua aspirazione. Le suture vengono per quanto possibile eseguite con punti interni per rendere meno evidenti le cicatrici. Al termine dell’intervento possono essere inseriti uno o più drenaggi. Si realizza una medicazione e si applica una guaina elastica.
Il dolore è di norma controllabile con i comuni analgesici e spesso coincide con la sensazione di tensione al quale ci si abitua progressivamente fino a non avvertirla più dopo alcune settimane. L’insorgere di un dolore forte e improvviso potrebbe significare lo sviluppo di un ematoma e quindi va informato subito il chirurgo.
Soprattutto nei primi 7-10 giorni possono presentarsi ecchimosi (lividi) ed un certo gonfiore che può estendersi dai genitali al resto delle gambe; tale situazione regredisce spontaneamenteDopo 12-36 ore si potranno rimuovere i drenaggi.Per le prime 4 settimane si dovrà evitare l’attività fisica intensa ed astenersi dall’attività sessuale; entrambe andranno riprese gradualmente. Si dovrà inoltre indossare la guaina elasto-compressiva notte e giorno, se prescritta.
Liposuzione o Lipoaspirazione
La liposuzione (o lipoaspirazione, o liposcultura) elimina i depositi localizzati di tessuto adiposo. Tali depositi si possono trovare su fianchi, cosce, glutei, ginocchia e addome, ma anche su caviglie, braccia e sotto il mento. Nella maggior parte dei casi, la lipoaspirazione non è da considerare un trattamento contro il sovrappeso o l’obesità, ma contro i cuscinetti che persistono nonostante dieta e sport.
Ancora, lipoaspirazione non è indicata per eliminare l’effetto buccia d’arancia legato alla cosiddetta cellulite. La liposuzione avviene con diverse metodiche (tradizionale, reciprocante, laser, ultrasonica…) e comporta sempre piccole incisioni in prossimità dei depositi da ridurre, in cui vengono introdotte cannule o sonde. A seconda dell’entità del tessuto adiposo da asportare e del numero di punti da trattare, l’intervento avviene in anestesia locale (eventualmente con sedazione), o in anestesia generale.
Il Trapianto di capelli
Nel nostro Ambulatorio sono attive le più moderne applicazioni della medicina e della chirurgia per la cura dei capelli e la prevenzione della calvizie, la cura delle alopecie e delle patologie varie del cuoio capelluto. Il controllo della perdita dei capelli si svolge con un approfondito esame tricologico che ha l'obiettivo di individuare i danni a carico del cuoio capelluto e dei capelli e stabilire così il trattamento e la soluzione più adeguata; inizialmente possiamo intervenire con terapie ambulatoriali anche iniettive quali iniezioni di biotina che rigenerano il cuoio capelluto e possono consentire di rallentare la perdita.
Nel caso in cui tali terapie non fossero sufficienti si ricorre al trapianto di capelli che è una tecnica chirurgica che permette di ridistribuire i capelli in modo omogeneo nelle aeree calve o diradate, prendendo delle aree ricche di follicoli non destinati a cadere alle aree calve o diradate.I capelli trapiantati cresceranno normalmente per tutta la vita.
Le moderne tecniche di trapianto permettono di riottenere capelli nelle aree calve o diradate che crescono regolarmente e non comportano nessun altra cura se non l’ordinario lavaggio ed il periodico accorciamento.
L’autotrapianto di capelli è una pratica chirurgica che consiste nel trasferimento di capelli con la loro radice, da un’area del capo, che chiameremo area donatrice, ad un’altra calva o diradata che definiremo ricevente. I capelli trapiantati nella loro nuova sede si comporteranno come avrebbero fatto nel loro sito originario dando vita ad una normale crescita.
In una procedura FUE i bulbi piliferi intatti del paziente vengono rimossi da un'area del cuoio capelluto dove i capelli crescono ancora solidamente e trapiantati nell'area calva sul cuoio capelluto. Ciò consente ai capelli del paziente di formare nuove radici e crescere di nuovo naturalmente nella zona ricevente.
Nell’ Estrazione di Unità Follicolari, le singole unità follicolari vengono rimosse dall’area donatrice utilizzando un ago cavo noto come punzone. Le unità vengono quindi accuratamente preparate ed impiantate nel cuoio capelluto.
A differenza delle unità danneggiate, le unità follicolari raccolte con il punzone sono resistenti all’ormone (DHT) che causa la calvizie e questo garantisce il successo del trattamento. L’ unità follicolare sana, chiamata anche innesto di capelli, costituisce la base per la crescita di nuovi capelli.
I capelli dell’area donatrice vengono prelevati dalle regioni occipitale e temporale (posteriore e laterali) del capo del paziente; in tali aree, infatti, anche in calvizie molto estese, tutti noi avremo modo di notare come i capelli non cadono per la diversità dei recettori ormonali che li caratterizzano. In pratica, anche persone con calvizie molto estese e inveterate conservano una striscia di capelli che va dal margine superiore di un orecchio all’altro e che risulterà utile per l’effettuazione dell’intervento.
Risulta chiaro, quindi, che il trapianto di capelli ridistribuisce i follicoli già esistenti e che non può crearne di nuovi.