Tipico degli arti inferiori o superiori, il linfedema, in base alle cause scatenanti, viene distinto in primario e secondario. Il linfedema primario è causato da anomalie congenite a carico del sistema linfatico. Il linfedema secondario può conseguire a patologie (adenopatie, diabete, linfangite, cellulite batterica, erisipela, filariosi linfatica) o derivare dalla rimozione chirurgica dei linfonodi (eseguita, per esempio, per asportare masse tumorali).
Linfedema: sintomi
Il linfedema provoca sintomi caratteristici, quali edema e sensazione di pesantezza, tensione e indolenzimento dell'arto coinvolto.
Tuttavia, ricordiamo che non esiste alcuna cura totalmente risolutiva per il linfedema: l'obiettivo della terapia è essenzialmente ridurre quanto possibile l'edema, e migliorare sintomi e disturbi funzionali causati dall'occlusione linfatica.
Presentazione e Caratteristiche Cliniche
Il linfedema è una raccolta anormale di liquido ricco di proteine nell'interstizio risultante dall'ostruzione del drenaggio linfatico, pertanto il gonfiore cronico degli arti (edema) costituisce indubbiamente il sintomo caratteristico del linfedema. Generalmente, il linfedema si manifesta negli arti inferiori (coinvolti nell'80% dei casi), ma può interessare anche gli arti superiori, il viso, i genitali e il tronco.
Il linfedema è tipicamente asimmetrico, ovvero compare in un solo arto. Tuttavia, alcuni pazienti sviluppano il linfedema in entrambe le gambe o le braccia: in simili circostanze, un arto risulta visibilmente più gonfio dell'altro.
Come si Manifesta?
Chiaramente, non tutti i linfedemi sono uguali: il gonfiore può essere più o meno importante in base alla gravità della condizione. In alcuni pazienti, si osserva un lieve gonfiore dell'arto colpito, mentre in altri il quadro clinico può degenerare in vera e propria elefantiasi.
Oltre all'edema cronico, il paziente affetto da linfedema può lamentare altri sintomi, di seguito elencati:
- Alterazione della cromia della pelle; lungo l' arto colpito dal Linfedema, non è raro osservare una variazione della cromia della cute; la pelle tende a scolorire e diventa lucida
- Difficoltà di muovere o piegare l'arto colpito da linfedema;
- Ispessimento della pelle;
- Pelle suscettibile alle infezioni;
- Percezione costante di appesantimento e costrizione dell'arto affetto da linfedema;
- Prurito e tensione della pelle dell'arto coinvolto.
Il lindefema non è una malattia dolorosa in sé; piuttosto, il dolore riferito dal paziente è piuttosto la costante sensazione di oppressione, conseguenza del gonfiore localizzato.
Ai segni e sintomi locali, possono associarsi anche:
- Febbre, brividi e debolezza generalizzata;
- Fatica legata alle dimensioni e al peso dell'estremità;
- Grave compromissione delle attività quotidiane;
- Infezioni batteriche o fungine ricorrenti;
- Episodi ricorrenti di cellulite, linfangite, ragadi, ulcerazioni e/o alterazioni verrucose.
Quali Esami Servono per la Diagnosi di Linfedema?
La diagnosi del linfedema è essenzialmente clinica, ovvero consiste nell'osservazione medica diretta dell'arto coinvolto. Per accertare un sospetto di linfedema, è possibile avvalersi di tecniche di imaging, quali l' Ecocolordoppler, la Risonanza Magnetica, la TAC e la linfoscintigrafia.
Diagnosi Differenziale
La diagnosi differenziale dev'essere posta con tutte le patologie contrassegnate da edema.
Come analizzato, il linfedema tende a colpire un unico arto (unilateralità o asimmetria della patologia): questo aspetto è di primaria importanza per distinguere il linfedema da altre patologie più gravi. La diagnosi differenziale dev'essere posta con edemi dipendenti da:
Anche nelle patologie appena elencate l'edema costituisce un sintomo assai ricorrente; in simili circostanze, il ristagno di liquidi coinvolge però entrambi gli arti. Nel linfedema - ricordiamolo ancora una volta - il gonfiore tende a colpire - solamente o perlomeno in prevalenza - un singolo arto.
Qual è il Trattamento previsto?
Per il linfedema non esiste una cura definitiva. Tuttavia, i pazienti affetti devono comunque seguire un preciso programma terapeutico, per ridurre l'edema e migliorare i disturbi funzionali determinati dalla patologia.
Il linfodrenaggio manuale costituisce uno dei pilastri della terapia: mediante questo massaggio manuale il sistema linfatico viene stimolato meccanicamentemanuale, il sistema linfatico viene stimolato meccanicamente. Il linfodrenaggio è una tecnica estremamente efficace per ridurre il gonfiore del linfedema: i linfonodi vengono "svuotati", pertanto è favorito il drenaggio della linfa stagnante dai tessuti. Lo svuotamento delle stazioni linfonodali migliora, di riflesso, la cinetica dell'intero circolo linfatico. Fondamentali il bendaggio, la pressoterapia e tutori elastici.
Chiaramente, è necessario risalire alla causa scatenante il linfedema: ad esempio, nel caso venga diagnosticata una linfangite batterica sottostante, occorre intraprendere una terapia antibiotica specifica.