Asportazione Neoformazione Cutanea 

L'intervento di asportazione di una neoformazione con il bisturi avviene generalmente in anestesia locale provvedendo all'asportazione di un settore di cute a losanga, comprendendo la neoformazione ad una distanza variabile dai suoi margini seguita dalla sutura "estetica" del difetto creato. In quasi tutti i casi, per la tranquillità del paziente e la verifica della natura della porzione asportata, viene effettuato un esame di Bipsia in laboratorio esterno.

Con il termina Neoformazione cutanea si intende genericamente qualsiasi crescita spontanea sia di natura benigna che maligna.
E’ compito del dermatologo riconoscerle e consigliare al paziente l’approccio più adeguato. Le asportazioni cutanee vengono eseguite in anestesia locale. Sono indolore ad accezione dell’infiltrazione dell’anestetico che provoca una sensazione lieve di bruciore. A seconda della sede e dimensione della lesione asportata vengono posizionati punti di sutura che devono essere rimossi dopo un tempo variabile da 1 a 3 settimane. 

Nel caso si debba effettuare una asportazione è necessaria una Biopsia, ovvero un esame che consiste nel prelievo di una porzione o di un frammento di tessuto per accertare la natura della neoformazione, la sua evoluzione e la sua pericolosità. Il campione prelevato viene analizzato in apposita struttura esterna.

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Le Neoformazioni cutanee possono essere di natura benigna o maligna. L’asportazione di primo livello di nevi, melanomi e neoformazioni cutanee e sottocutanee consiste nella rimozione della lesione e di una piccola zona della cute che comprende la lesione stessa. L’asportazione serve a rimuovere i tumori maligni della cute (epitelioma basocellulare e l’epitelioma spinocellulare) e le neoformazioni benigne che tendono a crescere e portare disturbi irritativi e infiammatori.

L' asportazione di primo livello può avvenire sia attraverso l’utilizzo di laser sia chirurgicamente. L’asportazione con laser distrugge con il calore le cellule del nevo, quindi può essere applicata solamente sui nevi e sulle neoformazioni benigne. Questo tipo di asportazione lascia sulla cute una piccola area abrasa estesa quanto il diametro del nevo: in questo caso non c’è necessità di sutura.

L’asportazione chirurgica permette sempre di effettuare l’esame istologico della lesione asportata. Il trattamento viene effettuato in ambulatorio in anestesia locale e la rimozione dei punti di sutura avviene dopo 7-10 giorni a seconda della zona della lesione.L’ Asportazione può recare un leggero dolore al paziente, risolvibile con un semplice analgesico.

Si consiglia di evitare l’utilizzo di farmaci a base di acetilsalicilico, come l’aspirina, ed anticoagulanti orali che potrebbero causare la comparsa di ematomi. Se l’asportazione è avvenuta chirurgicamente è consigliabile non rimuovere e non bagnare la medicazione fino al primo controllo post-operatorio ed evitare sport e sforzi fisici.

Alternativa all' Asportazione: la Cauterizzazione

La Cauterizzazione, generalmente apprezzbile nella rimozione delle verruche è un piccolo intervento ambulatoriale che effettua una bruciatura mediante uno strumento, il cauterio, uno strumento chirurgico per eseguire bruciature a livello terapeutico per eliminare delle imperfezioni o escrescenze cutanee.   

Il cauterio che incide , subito dopo, cicatrizza i tessuti. Il calore prodotto dallo strumento si concentra su un'estremità di piccole dimensioni, la quale viene messa a contatto con la parte da trattare per provocare bruciature più o meno profonde che inducono la necrosi del tessuto cutaneo affetto.

Le possibili applicazioni della cauterizzazione sono diverse. In dermatologia, ad esempio, questa tecnica è indicata per eliminare alcune escrescenze cutanee ed asportare piccoli tumori superficiali.

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